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Toc, toc… Riecco “Volevo fare il giornalista”

Dopo una lunga assenza rieccomi. Del resto l’ho sempre detto che Volevo fare il giornalista. Questo blog voleva essere un racconto in pensieri, parole, opere e (nessuna) omissione di una giornalista free lance in viaggio tra sport, cronaca, spettacolo e tanto altro.

Ma la crisi economica che attanaglia la nostra Italia non risparmia i giornalisti. In realtà non l’ha mai fatto in verità, anzi chi può firmi il comunicato-appello rivolto ai parlamentari italiani sul tema dell’equo compenso dei giornalisti. Così, tra una ricerca di collaborazione e l’altra, tra l’elaborazione delle proposte e così via dicendo, mi sono ritrovata a trascurare questo blog.

Oggi, però, mi sono ritrovata addosso una strana sensazione. Quella in cui ti senti su di giri senza sapere perché. Come se dovesse accadere qualcosa, un cambiamento positivo. Solo che razionalmente non avrei alcun motivo di sentirmi così, anzi lavorativamente parlando ci sarebbero più di un paio di motivi che non dovrebbero farmi essere così positiva.

E allora che c’è di più positivo che tornare ad alimentare questo ‘raccoglitore’ di pensieri, commenti, interviste fatte, persone incontrate e tutto quanto mi passa per la testa. Chi si è trovato a passare per questa pagina sa bene che non c’è un tema. Ci sono io con le mie passioni, pallavolo in testa. Qualcuno mi segue per questo mio amore per il volley che, in mancanza di una collaborazione specifica, alimenterò su queste pagine. Così come le alimenterò con una parte del lavoro quotidiano, con la curiosità che mi spinge e non mi fa fermare mai…

Potete seguirmi anche su @mariellacaruso e alla pagina Facebook di ‘Volevo fare il giornalista’ e, se vi va, passate parola


Toc, toc… Riecco “Volevo fare il giornalista” ultima modifica: 2012-09-22T21:32:00+02:00 da Mariella Caruso

Pubblicato il 22-09-2012  

Sull'autore

Mariella Caruso

Giornalista professionista per il settimanale Telesette, mamma e nonna. Vado in giro, incontro gente e qui racconto di me, del cibo che assaggio e cucino, della gente che incontro e della mia Sicilia

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