Musica e spettacolo

I Negrita e la forza delle «Canzoni per anni spietati»

Un viaggio tra rock analogico e parole senza compromessi: i Negrita firmano un ritorno che parla di libertà, resistenza e fedeltà a se stessi

Foto dei Negrita, band rock italiana, in occasione dell'uscita dell'album Canzoni per Anni Spietati
I Negrita: Mac, Pau e Drigo (Foto Alessio Pizzicannella, ufficio Stampa)

C’è qualcosa di profondamente autentico nel nuovo viaggio musicale dei Negrita. Qualcosa che si sente subito, senza bisogno di spiegazioni. Canzoni per Anni Spietati, uscito a fine marzo per USM/Universal, è un disco che non fa sconti. Non cerca di piacere a tutti, non si preoccupa di rincorrere mode o algoritmi. È un atto di sincerità, musicale e personale, che restituisce ai Negrita il loro posto nel panorama del rock italiano: quello di chi scrive canzoni per chi non ha più voglia di mascherarsi.

Un legame che resiste: i Negrita e il loro pubblico

«La pandemia ci aveva svuotati. Non riuscivamo più a scrivere, né parole né musica», ha raccontato Pau durante la presentazione dell’album. Un blocco creativo profondo, che ha rischiato di mettere in discussione l’essenza stessa del gruppo. Poi qualcosa si è sbloccato. «Abbiamo iniziato a riascoltare il folk americano degli Anni ’60, quelle canzoni parlavano di resistenza, di visione. E ci siamo rimessi in cammino».

I Negrita presentano Canzoni per anni spietati (Foto Volevo fare il giornalista)

A meno di un mese dall’uscita, l’album ha debuttato nella Top 10 della classifica FIMI generale e ha conquistato il terzo posto tra i supporti fisici, a conferma che il legame tra la band e il suo pubblico non si è mai spezzato nonostante i sette anni trascorsi dal precedente, Desert Yacht Club. Un risultato che i Negrita hanno voluto celebrare con una lettera, indirizzata a chi ha accolto questo ritorno con attenzione e calore. «Qualcuno lo ha definito un atto di resistenza poetica, e questa definizione ci è piaciuta da subito: ci sta bene addosso e riassume in tre parole tutto quanto», hanno scritto Pau, Drigo e Mac. Non serve aggiungere molto altro: la poetica dei Negrita, oggi più che mai, è un gesto di resistenza.

Negrita, un concept album che guarda al presente senza compromessi

Canzoni per Anni Spietati, infatti, è un concept album in nove tracce che affronta la contemporaneità senza retorica, usando il linguaggio diretto del rock e la profondità del folk come matrice di pensiero. I testi non cercano ambiguità: parlano di libertà, di responsabilità, di perdita, di necessità di ricominciare. Non si inchinano al mercato né ai compromessi. «Abbiamo ereditato un mondo straordinario, ma forse non abbiamo saputo trarne una lezione. La rivoluzione digitale è un fatto, ma è stata la scelta giusta? È stato il meglio che potevamo fare?», si è chiesto Pau, senza cercare risposte facili.

La scelta dell’analogico: il rock dei Negrita tra mestiere e verità

Anche la scelta di registrare in analogico — strumenti veri, suono vivo, niente click — racconta una filosofia: quella di chi crede ancora nel mestiere, nella fatica, nell’imperfezione umana che la tecnologia non potrà mai replicare. «Abbiamo eliminato quasi tutto il digitale anche nei concerti. Suoniamo seguendo l’energia della sala, non un metronomo», ha spiegato Drigo. È il modo più diretto che i Negrita conoscono per restare autentici, anche a costo di andare controcorrente.

Canzoni per anni spietati cover (foto Ufficio stampa)

Buona Fortuna, il nuovo singolo dei Negrita dedicato alla libertà

Il 25 aprile, giorno della Liberazione, la band ha pubblicato Buona Fortuna, quarto brano reso disponibile dall’album dopo Non esistono innocenti amico mio, Noi siamo gli altri e Nel blu (Lettera ai padroni della Terra). Non è una scelta casuale. In un mondo dominato da contraddizioni e disillusione, i Negrita rivendicano il valore della libertà personale e collettiva, dedicando questa canzone «a tutte le anime libere che oggi non si sentono rappresentate da nessuno e non si trovano a proprio agio in questa realtà tossica e bugiarda».

Fedeltà a se stessi: il vero messaggio dei Negrita

Buona Fortuna, raccontano i Negrita, «nasce da un’idea del 1999, recuperata dai nostri archivi e trasformata radicalmente fino a trovare la sua forma definitiva in questo disco. Una storia di pazienza, di tempi lunghi e di fedeltà a sé stessi». E proprio questa fedeltà, oggi, fa dei Negrita una delle poche band italiane capaci di parlare ancora con la forza delle canzoni, senza filtri, senza scorciatoie.

«Grazie per il supporto che ci state dando. Lo apprezziamo molto. Buon ascolto!», hanno scritto nella loro lettera. Ma a guardare bene, è chi ascolta che dovrebbe ringraziare. Perché un disco come Canzoni per Anni Spietati, oggi, è tutto meno che scontato.

L’energia e la sincerità di questo nuovo progetto sono raccontate anche in un estratto video disponibile su Volevo fare il giornalista: qui su TikTok.

I Negrita e la forza delle «Canzoni per anni spietati» ultima modifica: 2025-04-28T12:35:26+02:00 da Mariella Caruso

Pubblicato il 28-04-2025  

Sull'autore

Mariella Caruso

Giornalista professionista, ufficio stampa per Pradivio Pr, mamma e nonna. Vado in giro e qui racconto di me, del cibo che assaggio e cucino, della gente che incontro, di ciò che mi interessa e della mia Sicilia

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