Musica e spettacolo

Piero Mazzarella, la contaminazione delle origini


Che effetto farebbe scoprire un papà milanese al simbolo della ‘catanesità’ teatrale, Tuccio Musumeci? O un antenato veneto a Giorgio Li Bassi che, fino alla sua morte qualche mese fa, portava avanti le tradizioni del teatro dialettale palermitano? Forse lo stesso stupore di scoprire che Piero Mazzarella, ‘cumenda’ 82enne, il massimo attuale esponente della memoria dialettale del teatro milanese, ha origini siciliane.

Suo padre, Saro Mazzarella, non solo era nato a Castelvetrano ma per anni lavorò nella compagnia teatrale di Angelo Musco. «Purtroppo non conosco il siciliano – rivela l’attore che ha recentemente riportato al Piccolo Teatro di Milano il personaggio di Bertoldo -. Con noi figli, papà parlava solo italiano, e poi aveva sposato una collega milanese. Però sapevo dei suoi trascorsi nella compagnia di Musco. Papà raccontava di una volta che arrivarono al vecchio Manzoni per fare dieci giorni di sostituzione di una compagnia che aveva rinunciato. Alla fine rimasero in scena per oltre un anno e mezzo dopo aver un po’ italianizzato i testi».

Tra i ricordi siciliani di Piero Mazzarella c’è stata l’amicizia con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia: «Facevamo avanspettacolo insieme, quando seppero che ero figlio di un siciliano mi presero subito in simpatia». Quella di Mazzarella, cercato invano anche da Fellini per il cinema al quale non ha mai rivolto particolare attenzione, è una storia dura. «Sono rimasto vedovo a 22 anni con due figli da crescere – ricorda -. Così ho rinunciato ad andare in giro e mi sono sistemato in uno stabile milanese. Fermarmi, però, è stata anche la mia fortuna».

Piero Mazzarella, che è uno dei cinque attori italiani (gli altri sono Eduardo De Filippo, Tino Buazzelli, Enrico Maria Salerno e Salvo Randone) ad aver vinto tutti i premi teatrali possibili, non ha mai lavorato in Sicilia. «Mi sarebbe piaciuto – conclude -, adesso non penso ci sia più lo spazio. Ci sono le compagnie stabili. Di quella di Catania conosco bene Giulio Brogi con il quale lavorai, insieme con Giulietta Masina in Eleonora (teleromanzo Rai in sei puntate del 1973, ndr). Altri tempi».

(Pubblicato su La Sicilia del 17/5/2010)

Piero Mazzarella, la contaminazione delle origini ultima modifica: 2010-05-17T23:52:00+02:00 da Mariella Caruso

Pubblicato il 17-05-2010  

Sull'autore

Mariella Caruso

Giornalista professionista per il settimanale Telesette, mamma e nonna. Vado in giro, incontro gente e qui racconto di me, del cibo che assaggio e cucino, della gente che incontro e della mia Sicilia

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