Il futuro delle guide gastronomiche è sul web? In casa Identità Golose sono convinti di sì. Per il secondo anno consecutivo la Guida che ha appena compiuto dieci anni, la cui edizione 2017 è stata presentata oggi ed è già a disposizione (cliccare qui), non ha una versione cartacea. «Senza falsa modestia vogliamo rivendicare di essere stati i primi in alcune cose, l’aver messo a disposizione di tutti gratuitamente on line la nostra Guida, che presto avrà una versione inglese, è una di queste», ha detto Claudio Ceroni di Magenta Bureau, società che organizza, in collaborazione con il giornalista Paolo Marchi, Identità Golose – Congresso Internazionale di Cucina d’Autore. Altro particolare di cui in casa Identità Golose vanno particolarmente fieri è l’aver puntato sulle novità del mondo della ristorazione anticipando tendenze (quest’anno si parla molto di pizza) e puntando, in anticipo, sui giovani chef.
I due nomi sui quali puntare in questo 2017 per Identità Golose sono quello della 27enne Martina Caruso, chef del Signum di Salina, che un anno fa ha conquistato la stella Michelin, e di Matteo Baronetto, ex sous chef di Carlo Cracco, che guida la cucina del ristorante Del Cambio di Torino.
TUTTI I PREMI
Migliore chef donna: Martina Caruso, Signum, Salina
Migliore chef: Matteo Baronetto, Del Cambio, Torino
Birra in cucina: Diego Rossi, Trippa Milano
Carta dei vini: Zuma, Roma
Sommelier: Gianni Sinesi, Reale Casadonna, Castel di Sangro
Maître: Barbara Manoni, Casa Perbellini, Verona
Cestino del pane: Metamorfosi, Roma
Sorpresa dell’anno: Floriano e Giovanni Pellegrino, Bros, Lecce
Chef straniero: Virgilio Martinez, Central, Lima
Sous chef: Claudio Catino, Berton, Milano.
Miglior pasticciere: Andrea Tortora, St. Hubertus, San Cassiano in Badia
Giovane famiglia: Abbruzzino, Antonio Abbruzzino, Catanzaro
Food writer: Ryan King, Fine Dining Lovers
di Mariella Caruso