Food & wine

Viro, steak restaurant con celle di frollatura a vista

Carni da 12 paesi, dry e wet aged, tagli speciali e proposta curata da un macellaio di terza generazione

Viro Steak Restaurant Milano

Sono le grandi celle di frollatura a vista ad attirare lo sguardo entrando da Viro, ristorante di carne aperto a Milano, in zona Porta Venezia, a inizio 2025. Celle che occupano lo spazio d’accoglienza del locale, che ha fatto del lavoro di selezione un punto di forza.

Tagli, provenienze e tecniche diverse

I tagli in carta costruiscono una mappa che attraversa dodici paesi: dall’Europa al Sud America, dagli Stati Uniti all’Australia, fino al Giappone. Le razze da cui provengono le carni sono almeno dodici, almeno sedici le varietà disponibili ogni sera, con rotazioni costanti per offrire assortimento. Ci sono carni dry aged – con frollature fino a sette settimane – e tagli wet aged, lavorati sottovuoto e sottoposti a un processo di maturazione che va da un mese a un mese e mezzo. Il risultato? Sapori concentrati nei tagli dry aged, che asciugano le fibre, e note più “dolci” in quelli wet aged, che le ammorbidiscono.

Taglio Vecchia Viro di Viro Steak Restaurant (foto Ufficio stampa)

Non mancano tagli speciali come la Aged Wagyu Juku, selezione nipponica premiata al World Steak Challenge con frollatura effettuata in Giappone, la Ternera, scottona spagnola con una discreta marezzatura, o la Vecchia Viro, una selezione di vacca vecchia inglese dal sapore e dalla marezzatura importanti.

Da Viro una selezione costruita con competenza

A occuparsi della selezione è un macellaio di terza generazione, che è tra i soci del gruppo toscano fondatore di Viro. Quella milanese è la terza apertura del gruppo, dopo le due di Gallarate e Legnano. La formula è la stessa in tutti i locali, con un menu più ampio e internazionale in quello milanese. Accanto alle carni, piccoli piatti, tartare, tacos e antipasti fanno da contrappunto senza rubare la scena.

Una serata per incontrare chi la carne la fa davvero

Prosciutto iberico 100% Bellota (Foto Mariella Caruso)

A farmi conoscere Viro è stata una serata speciale: la Spanish Steak Night, organizzata in collaborazione con MeatSchool e con alcuni produttori spagnoli e portoghesi, ospiti dell’accademia di formazione, informazione e diffusione della cultura della carne di Tombolo, nel Padovano. Nel menu speciale della serata: il chuleton di Rubia Gallega, il maialino di Segovia, la picanha di bue portoghese e il prosciutto iberico 100% Bellota, affettato abilmente dalla lama del Cortador.

Viro, steak restaurant con celle di frollatura a vista ultima modifica: 2025-06-05T11:11:32+02:00 da Mariella Caruso

Pubblicato il 05-06-2025  

Sull'autore

Mariella Caruso

Giornalista professionista, ufficio stampa per Pradivio Pr, mamma e nonna. Vado in giro e qui racconto di me, del cibo che assaggio e cucino, della gente che incontro, di ciò che mi interessa e della mia Sicilia

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