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La Catania del ‘Gabbiano d’argento’… riparte dal boom dei tredicenni della Roomy


C’era un volta una città alter ego della via Emilia del volley che correva lungo l’asse Parma-Modena. Era la Catania pallavolistica dei tempi d’oro, quella da dove era partito il Gabbiano d’Argento e che, ancora negli anni ’90, viveva riflettendosi nei successi giovanili della San Cristoforo Catania e nelle tante squadre che, dalla Pallavolo Catania di A1 fino alla B2, passando per la Playa Catania in A2, rinverdivano i fasti dello scudetto della Paoletti del campionato 1977/1978. Oggi Catania, dopo il tentativo naufragato della recente A2, è periferia del volley. Ma c’è ancora qualcuno che ci crede e tenta di ripartire da quel settore giovanile irrinunciabile se si vuole crescere.

Alla final-six della Boy League sono approdate, in mezzo alle corazzate Trento, Macerata, Falconara (allenata da Massimo Concetti che con la Paoletti vinse lo scudetto) e Padova, anche i milanesi della Vero Volley e gli etnei della Roomy Club, società che con i suoi 400 iscritti rappresenta uno dei più numerosi vivai siciliani. Ragazzetti di 13 anni, quelli della Roomy, che non immaginavano di poter arrivare alla fine di quest’avventura. Così come non lo immaginavano la società – per inciso nata nel 1978 sull’onda dell’entusiasmo dello scudetto della Paoletti – e i genitori che, per mancanza di sponsor e qualsiasi altro tipo di contributo, hanno messo mano al portafoglio per finanziare la trasferta per partecipare alla finale di Sestola in programma da oggi a domenica 28 marzo.

Ma i ragazzini della Roomy sanno di quale eredità sono depositari? «Assolutamente no. Già io che ho 30 anni ricordo appena quando a Catania giocavano Conte e Kantor – dice il tecnico Giovanni Barbagallo, figlio di due allenatori di pallavolo -. Comunque a me non piace vivere di ricordi, preferisco il presente, con la prima finale scudetto giovanile nella storia della Roomy, e l’organizzazione del futuro». Però, ammette Barbagallo «forse se io non fossi stato figlio dei miei genitori, testimoni di un passato importante, oggi non sarei qui a vivere di pane e pallavolo».

(pezzo pubblicato anche sul Corriere dello Sport del 25 marzo 2010)

Ps: la Roomy ha perso 3-0 con il Vero Volley Milano e giocherà la finale per il 5-6 posto. Va bene così, l’importante era esserci

La Catania del ‘Gabbiano d’argento’… riparte dal boom dei tredicenni della Roomy ultima modifica: 2010-03-25T23:08:00+01:00 da Mariella Caruso

Pubblicato il 25-03-2010  

Sull'autore

Mariella Caruso

Giornalista professionista per il settimanale Telesette, mamma e nonna. Vado in giro, incontro gente e qui racconto di me, del cibo che assaggio e cucino, della gente che incontro e della mia Sicilia

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