Sacro e profano. Anzi, profano e sacro in ordine di racconto.
C’è Pio XIII, The Young Pope di Sorrentino, così giovane e conservatore nella visione del regista napoletano, condanna l’aborto senza se e senza ma.
E poi c’è Papa Francesco, quello che vive davvero in Vaticano (ma non nell’appartamento papale), che chiudendo il Giubileo straordinario della Misericordia con la lettera apostolica “Misericordia et misera” parla di perdono per le donne che abortiscono facendo diventare permanente la possibilità per i sacerdoti di assolvere chi ha procurato l’aborto, quindi sia le donne che vi hanno fatto ricorso, sia i medici che l’hanno praticato.
Quasi in un dialogo tra fantasia e realtà che forse nemmeno Sorrentino (né Sky o Hbo che hanno prodotto la serie) si sarebbero mai aspettati.
di Mariella Caruso