Musica e spettacolo

La magia di ‘Una notte blu cobalto’


Catania vista dall’alto ha in sé qualcosa di surreale. Si adatta perfettamente alle atmosfere oniriche, inusuali e un po’ magiche di ‘Una notte blu cobalto‘, opera prima del regista e sceneggiatore Daniele Gangemi. Un film che farà storcere il naso a qualcuno ma che a me è piaciuto.

Del resto non poteva essere altrimenti. Oltre alle bellissime immagini di Catania, c’era la musica superlativa di Giuliano Sangiorgi (e pure ‘Sono guarito‘ di Francois e le Coccinelle, che giusto per non farmi mancare alcunché sono andata a sentire – senza Coccinelle – dal vivo dopo aver visto il film), uno spunto di pensiero sulla ‘felicità’ che deve essere trovata dentro di noi perché nessuno può regalarcela dal di fuori e un attore protagonista, Corrado Fortuna, che fino ai suoi 21 anni giocava a pallavolo a Palermo come centrale.

«Quando ho smesso con la pallavolo ho cominciato a lavorare nel cinema – mi ha raccontato Fortuna -. Però lo dico sempre, per me la pallavolo è stata una ‘madre’, una scuola di vita: le amicizie forti dell’adolescenza, l’avere avuto un allenatore che ha formato il mio carattere attraverso una disciplina che mi aiuta anche nel mio lavoro attuale». «Quando guardo una partita mi vengono i lucciconi – ha continuato -. Confesso che il mio sogno ricorrente è di battere in posto due sul palleggiatore… che sarebbe una cosa allucinante. E quando mi sveglio ho sempre una gran voglia di giocare, sono convinto che i fondamentali li ricorderei ancora bene».

Un mix da brivido per una catanese (a volerci trovare un difettuccio forse c’è un eccesso di intonazione palermitana), innamorata della musica dei Negramaro e del suo leader, che diffida strenuamente da chi le dice ‘ti renderò felice’, e convinta che la palla è meglio toccarla con le mani facendola passare da una parte all’altra della rete piuttosto che coi piedi.

La magia di ‘Una notte blu cobalto’ ultima modifica: 2010-06-21T23:18:00+02:00 da Mariella Caruso

Pubblicato il 21-06-2010  

Sull'autore

Mariella Caruso

Giornalista professionista per il settimanale Telesette, mamma e nonna. Vado in giro, incontro gente e qui racconto di me, del cibo che assaggio e cucino, della gente che incontro e della mia Sicilia

2 commenti

  • ormai battere sul posto 2, con le nuove regole, significa regalare alla squadra avversaria una marea di combinazioni d’attacco di secondo tocco…

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